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THE PINK SIDE OF THE BRUNCH.


Ovvero se la vita ti mette davanti agli avanzi del weekend tu ricicla, ricicla sempre.

Del frigo si dice un pò come del maiale, a meno che qualcosa non puzzi, non si butta via niente!

Soprattutto nella parabola delle spese di fine mese.

Soprattutto se la settimana inizia con allerta meteodaschifo, tu lavori nel pomeriggio, e la spesa al mattino proprio anche no.

In realtà io oggi iniziavo il turno esattamente dall'ora di pranzo, quindi ho assemblato quello che potremmo chiamare "brunch", perché giustifica e rende figa l'idea che ci si possa attaccare a qualunque cosa commestibile a metà mattinata.

Il brunch sarebbe anche un'invenzione seria, un pasto a metà tra una colazione da campioni e un "light lunch", ma in verità io e la mia mascella rientravamo nei termini solo per la fascia oraria.

Quando ho aperto il frigorifero un pò di ansia da prestazione in realtà l'ho avuta, mi vedevo già gettare la spugna alle prese con la pentola dell'acqua calda e uno spaghetto che risolvesse tutto.

Ma poi è scattato qualcosa..un lampo di genio forse, o il pensiero di 200gr di pastasciutta sulla coscienza più probabile..insomma ho iniziato a creare!

Ho preso due rape rosse già cotte che mi fissavano dal ripiano alto da almeno due giorni, e le ho frullate con un cucchiaio di tahini e mezza mozzarisella (un formaggio vegetale che assomiglia vagamente alla mozzarella, che nella ricetta potete sostituire tranquillamente con qualsiasi latticino spalmabile di vostro gusto) avanzata dalla cena di ieri, improvvisando un hummus da spalmare sulle fette di pane alla curcuma un pò vecchio, messo ad arrostire. Sopra ho sistemato delle fettine di un avocado che avevo proprio dimenticato di avere (sacrilegio!!), e due roselline di salmone affumicato bio in via di scadenza. Tocco finale prima di poter dare un nome al crostone, un ultimo strato con carciofi crudi scampati alla sicura pattumiera se avessero aspettato ancora mezza giornata, tagliati fini e marinati con olio evo, sale, pepe e scorza di limone.

Il tutto ha avuto un impatto visivo rosa fluo molto positivo su umore e palato, lasciandomi sazia ma non appesantita.

Ma soprattutto, è stata la dimostrazione che ogni volta che giriamo le spalle ai nostri avanzi, ogni volta che li diamo per scontati e per spacciati, loro potrebbero tornare a stupirci ancora.

L'importante è non perdersi d'animo e scendere a compromessi con la propria idea di masterchef, perché le invenzioni migliori a tavola non nascono necessariamente da ingredienti appositamente ricercati.

La creatività sta anche nella giusta economia del riciclo, e quando apri il frigorifero, spesso e volentieri l'essenziale è ben visibile agli occhi.

Giusto?





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